mercoledì 28 aprile 2010

Paradiso o inferno?

Grandi novità all'orizzonte. Oltre al preventivo per gli editori di Genova, entusiasti, per quanto possano esserlo dei genovesi, della sua economicità, ieri mi è stata proposta anche la realizzazione di un giornale di arredamento per locali pubblici. A questo punto devo mangiarmi la lingua per ciò che avevo detto di un certo ex direttore che credevo mi avesse abbandonato e invece...
Inoltre mia moglie, che ha finalmente desistito dal cercare lavoro come impiattatrice, ha buone prospettive per un part time in un'agenzia che si occupa di materiale promozionale di livello medio-alto.
Pare insomma che le cose stiano prendendo una piega piuttosto promettente, anche se non voglio cantare vittoria e nemmeno menzionare il dolce piatto della vendetta verso voi-sapete-chi.
In fondo sono quasi dispiaciuto che questo periodo che ormai consideravo sabbatico, sia già finito. Dipingere quadri e progettare oggetti artistici era un'attività che mi appassionava davvero e quindi, insieme alla gioia di avere forse risolto almeno in parte i miei problemi economici, c'è anche la delusione di dedicare meno tempo alla nuova attività artistica. A questo proposito, ho terminato il secondo quadro. Questa volta ho guidato io al 90 percento, ma non ho ancora raggiunto esattamente quello che voglio.
Per ora comunque mi trovo in una specie di purgatorio, dal quale non so ancora se finirò in paradiso o nuovamente all'inferno.

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