martedì 2 febbraio 2010

Guerra tra poveri

Ho saputo per vie traverse chi mi ha sostituito. Sono addirittura due, due donne; così il mafioso pelato potrà sfogare la sua meschina prepotenza senza paura di ritorsioni. Già, forse non l'avevo detto, ma il toscano di Caltagirone (ma questa è un'altra storia), è anche un gran coniglio. Prepotente con i subalterni, debole e pauroso con chi non si fa intimidire.
Tornando alle mie sostitute, mi sembrano due sfigate, e non lo dico per invidia. Ho spiato le loro tracce in internet. Tra i loro pochissimi clienti non c'è alcun nome importante dell'editoria. Anzi, non ho visto traccia di alcuna esperienza editoriale. Non un giornale o una rivista: solo qualche misero depliant. Come di desolante pochezza mi sono apparsi i loro siti promozionali. Una addirittura faceva offerte "tutto compreso", nemmeno fosse un supermercato, per depliant con logotipo in omaggio. Il tutto per 166 euro lordi. Nemmeno sufficienti per campare una giornata. Eppure nel contratto che non ho firmato, il pelato si definiva azienda leader e pretendeva prestazioni di alta qualità, fornite da aziende di lunga esperienza, ottima creatività e grande disponibilità. Al contrario, mi sembra invece la solita storia: gente disperata che si prostituisce per due soldi, pronta a dividersi in due ciò che non basta per uno.

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