venerdì 22 gennaio 2010

Depressione

Che giornata schifosa. Penso che se non fosse per mia moglie e i miei figli sarei già in piena depressione.
Mi sono messo a sistemare un'altra libreria; quella del mio studio.
Le mail spedite alla ricerca di una collaborazione sono svariate centinaia. Ormai ho perso il conto. Spazio da editori di tutti i generi, compresi i più piccoli e sconosciuti, ai produttori vinicoli, a quelli di macchine per il gelato, alle associazioni di volontariato. Se avessi la possibilità di spedire automaticamente una mail a tutte le pagine gialle, penso che lo farei. Con tutto ciò, oggi ho ricevuto solo una risposta, naturalmente negativa. Anzi, veramente ne ho ricevuta anche un'altra (sempre negativa), ma si riferisce a una mail che avevo inviato a novembre del 2009. Come si dice, meglio tardi che mai.
Insomma, non si batte chiodo e il mio equilibrio mentale comincia a risentirne. Già mi vedo... anzi, non mi vedo proprio. Perché quando cerco di immaginare quale sarà il mio futuro, ho un vuoto totale. L'unica visione che ho è quella di Antonio Albanese e Margherita Buy in Giorni e nuvole, con lui che si arrabatta a fare i lavori più miserevoli e degradanti, come per esempio il muratore per i vicini di casa o il fattorino. Cose che io, con la mia ipertensione, non posso nemmeno sognare.

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