lunedì 14 febbraio 2011

Fanculo san Valentino!

Non amo e non ho mai amato certe ricorrenze. Feste per pasticcerie, negozi di intimo e fiorai. 
Come san Valentino: una festa in cui, all’originale scambio di messaggi d’amore - scritti di proprio pugno su carte profumate -, si sono sostituiti orribili baby doll con finestra sul culo, patetici peluches, slip ”brasiliani”, cioccolatini che evitano il disturbo di pensare una frase di senso compiuto per la propria donna/uomo. 
Festa per ragazzini foruncolosi e imbranati e ragazzette mitomani. Utile a superare timidezze adolescenziali e niente più.
Per quel che mi riguarda, oggi mi sento più vicino ad Al Capone e il suo massacro di San Valentino. Anch’io avrei i miei George “Bugs” Moran con cui mi piacerebbe regolare qualche conto e rimettere le cose in chiaro su chi ha torto e chi ragione.
Vedere poi mia moglie così disillusa, frustrata, avvilita ed esasperata e io che non posso farci un cazzo di niente, mi fa male, così male che non ho nemmeno più il fiato per respirare.

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