Se penso che me li ha fatti pure passare come un favore, quando invece è lui che deve soddisfare i suoi miseri traffici levantini, mi monta una rabbia che rischia di farmi esplodere le vene del collo.
Ho bisogno di tempo per pensare a una mia strategia promozionale, tempo per realizzarla, per testarla, e tempo perché comincino ad arrivare i primi risultati. Invece sono qui a correggere bozze su bozze per creativi capricciosi e insolenti che, solo perché hanno speso due lire per un redazionale, pretendono sia impaginato secondo le loro direttive.
Ho sempre detto che un'amante, per quanto zoccola possa essere, non sarebbe mai esasperante, meschina, presuntuosa e vanitosa come l'ultimo dei creativi.
E mi viene da pensare: Se dobbiamo essere sempre più bravi, sempre più creativi, sempre più innovativi e imprevedibili, per quando ancora lo potremo essere? Qual è il limite? Quanto possiamo ancora pretendere da noi stessi prima di impazzire?
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